Se sei alla
ricerca di qualsiasi cosa che possa garantirti la possibilità di non mendicare
fuori una chiesa di domenica mattina e che i più chiamano “lavoro”, allora
segui queste poche indicazioni. Solo mantenendo l'atteggiamento giusto conquisterai il tuo capo. E ricorda che la frustrazione è alla portata di
tutti, devi solo crederci.
CURRICULUM
Posto che
daremo per assodato che anche tu sappia che non è davvero una brillante idea scegliere come foto del c.v. quella dell’Erasmus con una bottiglia da mezzo
litro di San Miguel in mano, ricorda che l’importante non è quello che hai
fatto nella tua vita per arrivare alla disoccupazione, ma quello che sei
disposto a fare per uscire dal tuo stato di indigenza.
FLESSIBILITÀ
La parola
chiave è flessibilità. Talvolta affiancata a “dinamicità”. Al tuo datore di
lavoro non interessano affatto i tuoi interessi e le tue altre capacità, le tue
inclinazioni e le tue attitudini, perché non è tua mamma(nel caso tu abbia
avuto un’infanzia felice, eh!), quindi non perdere tempo con cose tipo “spiccato
senso di organizzazione, capacità di integrazione in gruppo, senso del ritmo,
finalista alla Prova del cuoco”. Piuttosto, fagli subito presente che sei
disposto a continui cambi di orario, a lavorare fino a tardi, alzarti prima per
portare i suoi figli a scuola, lucidargli la cristalleria nel tempo
libero, etc. Questo e tante altre cose che
con il tuo lavoro non hanno niente a che vedere, figuriamoci con la tua
dignità.
GRATITUDINE
Nel caso fossi ancora legato all’idea romantica che in fondo il rapporto
lavorativo sia uno scambio alla pari perché tu hai bisogno di lavorare e il tuo datore di
lavoro ha bisogno di qualcuno che lavori per lui, allora sovverti tutto
l’ordine di quanto fino ad ora considerato, dimentica Hegel e 200 anni di
filosofia e memorizza solo un concetto: se stai lavorando è perché ti stanno
facendo un favore. Quindi partendo da questo assunto cerca di non avere
richieste anomale, aspettative e sogni di gloria perché veramente con la crisi
che ci sta e gli stagisti che lo fanno
gratis, ringrazia Dio solo del fatto che non tu non venga preso a calci in culo
tutti i giorni. La verità è che prima interiorizzi questo concetto e
prima raggiungerai uno stato di grazia e un volto rilassato tipo Paola Ferrari
alla 380esima seduta di botox.
LA TUA VITA
VA SEMPRE A ROTOLI.
Un punto davvero fondamentale. Non mostrarti mai
felice. Il tuo datore di lavoro potrebbe insospettirti e arrivare a pensare che
forse ti paga troppo o ti fa lavorare poco perché quell’aria serena davvero non
riesce a spiegarsela. Di seguito alcuni modelli di risposta da poter dare per
evitare ulteriori seccature.
No, veramente è morta mia nonna e prima di morire mi ha dato
700 euro e mi ha detto “va a comprare un Iphone buono così ci facciamo l’ultimo
selfie". Purtroppo non ho fatto in tempo.
Ma sei abbronzato, sei stato al mare?
No, veramente è una forma di psoriasi molto rara, ma non si
mischia, tranquillo, solo che scurisce la pelle fino a che poi non se ne viene
proprio, tipo tra una settimana… guarda non me lo dire, sto facendo il giro di
tutti i dermatologi d’Italia.
Che hai fatto questo week-end?
Ah, davvero era il week end? Non me ne sono accorto perché
ho dovuto scartavetrare la muffa dalle pareti di casa mia, che non è mia eh,
sono in affitto, ed essendo un piano ammezzato senza elettricità è un po’
umido, poi dopo per tutte quelle inalazioni è morta mia nonna (funziona sempre)
e quindi, non ti dico, un casino.
VAGHEZZA
Non dare troppe spiegazioni o informazioni sulla tua vita.
Sarà tutto usato contro di te. Quindi tu non sai bene che farai domani, dove ti
trovi, chi sono i tuoi genitori, quante sono queste? etc. Come un una sorta di trauma cranico che ogni mattina ti si ripropone.
PAZIENZA
Ecco poi il punto fondamentale. Porta pazienza. Quando ti
sentirai dire cose tipo “oggi fai mezza giornata”, perché hai fatto 12 ore
invece di 13 e te ne vengono pagate 8 (la matematica è davvero un opinione, lo
scopri troppo tardi), sopporta e datti un pizzico sulla pancia. E ripetiti
questo mantra di origine indiana, alla base del viver bene e in armonia:
“prima o poi un guaio lo passerai pure tu e io sarò lì, come il cattivo dei film, a calpestarti le dita mentre ti mantieni a stento con le mani per non cadere nel baratro".
Forse servirà a poco, ma magari sopporterai meglio i lividi
che ti sarai procurato sulla pancia.
Se seguirai questi pochi punti, sta’ sicuro che andrà tutto
per il meglio e che potrai comunque "non arrivare" a fine mese, ma farlo con un
lavoro. Così che qualcuno potrà sempre dirti: "almeno tu un lavoro ce l’hai." Che culo.
bellissimo. Ho scoperto il tuo blog 10 minuti fa e già ti adoro.
RispondiEliminacomplimentoni
Giusi