lunedì 26 maggio 2014

SCOPRI COME CONQUISTARE UN LAVORO CHE NON AVRESTI MAI VOLUTO FARE E TENERTELO STRETTO (TUTTO QUELLO CHE LE RIVISTE PATINATE NON DICONO)


Se sei alla ricerca di qualsiasi cosa che possa garantirti la possibilità di non mendicare fuori una chiesa di domenica mattina e che i più chiamano “lavoro”, allora segui queste poche indicazioni. Solo mantenendo l'atteggiamento giusto conquisterai il tuo capo. E ricorda che la frustrazione è alla portata di tutti, devi solo crederci.













CURRICULUM

Posto che daremo per assodato che anche tu sappia che non è davvero una brillante idea scegliere come foto del c.v. quella dell’Erasmus con una bottiglia da mezzo litro di San Miguel in mano, ricorda che l’importante non è quello che hai fatto nella tua vita per arrivare alla disoccupazione, ma quello che sei disposto a fare per uscire dal tuo stato di indigenza.





FLESSIBILITÀ

La parola chiave è flessibilità. Talvolta affiancata a “dinamicità”. Al tuo datore di lavoro non interessano affatto i tuoi interessi e le tue altre capacità, le tue inclinazioni e le tue attitudini, perché non è tua mamma(nel caso tu abbia avuto un’infanzia felice, eh!), quindi non perdere tempo con cose tipo “spiccato senso di organizzazione, capacità di integrazione in gruppo, senso del ritmo, finalista alla Prova del cuoco”. Piuttosto, fagli subito presente che sei disposto a continui cambi di orario, a lavorare fino a tardi, alzarti prima per portare i suoi figli a scuola, lucidargli la cristalleria nel tempo libero, etc. Questo e tante altre cose che con il tuo lavoro non hanno niente a che vedere, figuriamoci con la tua dignità. 







GRATITUDINE 

Nel caso fossi ancora legato all’idea romantica che in fondo il rapporto lavorativo sia uno scambio alla pari perché tu hai bisogno di lavorare e il tuo datore di lavoro ha bisogno di qualcuno che lavori per lui, allora sovverti tutto l’ordine di quanto fino ad ora considerato, dimentica Hegel e 200 anni di filosofia e memorizza solo un concetto: se stai lavorando è perché ti stanno facendo un favore. Quindi partendo da questo assunto cerca di non avere richieste anomale, aspettative e sogni di gloria perché veramente con la crisi che ci sta e  gli stagisti che lo fanno gratis, ringrazia Dio solo del fatto che non tu non venga preso a calci in culo tutti i giorni. La verità è che prima interiorizzi questo concetto e prima raggiungerai uno stato di grazia e un volto rilassato tipo Paola Ferrari alla 380esima seduta di botox.

LA TUA VITA VA SEMPRE A ROTOLI. 

Un punto davvero fondamentale. Non mostrarti mai felice. Il tuo datore di lavoro potrebbe insospettirti e arrivare a pensare che forse ti paga troppo o ti fa lavorare poco perché quell’aria serena davvero non riesce a spiegarsela. Di seguito alcuni modelli di risposta da poter dare per evitare ulteriori seccature.

Ah, ti sei comprato l’iphone 5?
No, veramente è morta mia nonna e prima di morire mi ha dato 700 euro e mi ha detto “va a comprare un Iphone buono così ci facciamo l’ultimo selfie". Purtroppo non ho fatto in tempo.

Ma sei abbronzato, sei stato al mare?
No, veramente è una forma di psoriasi molto rara, ma non si mischia, tranquillo, solo che scurisce la pelle fino a che poi non se ne viene proprio, tipo tra una settimana… guarda non me lo dire, sto facendo il giro di tutti i dermatologi d’Italia.

Che hai fatto questo week-end?
Ah, davvero era il week end? Non me ne sono accorto perché ho dovuto scartavetrare la muffa dalle pareti di casa mia, che non è mia eh, sono in affitto, ed essendo un piano ammezzato senza elettricità è un po’ umido, poi dopo per tutte quelle inalazioni è morta mia nonna (funziona sempre) e quindi, non ti dico, un casino.

VAGHEZZA

Non dare troppe spiegazioni o informazioni sulla tua vita. Sarà tutto usato contro di te. Quindi tu non sai bene che farai domani, dove ti trovi, chi sono i tuoi genitori, quante sono queste? etc. Come un una sorta di trauma cranico che ogni mattina ti si ripropone.

PAZIENZA

Ecco poi il punto fondamentale. Porta pazienza. Quando ti sentirai dire cose tipo “oggi fai mezza giornata”, perché hai fatto 12 ore invece di 13 e te ne vengono pagate 8 (la matematica è davvero un opinione, lo scopri troppo tardi), sopporta e datti un pizzico sulla pancia. E ripetiti questo mantra di origine indiana, alla base del viver bene e in armonia: “prima o poi un guaio lo passerai pure tu e io sarò lì, come il cattivo dei film, a calpestarti le dita mentre ti mantieni a stento con le mani per non cadere nel baratro".
Forse servirà a poco, ma magari sopporterai meglio i lividi che ti sarai procurato sulla pancia.

Se seguirai questi pochi punti, sta’ sicuro che andrà tutto per il meglio e che potrai comunque "non arrivare" a fine mese, ma farlo con un lavoro. Così che qualcuno potrà sempre dirti: "almeno tu un lavoro ce l’hai." Che culo.


1 commento:

  1. bellissimo. Ho scoperto il tuo blog 10 minuti fa e già ti adoro.
    complimentoni
    Giusi

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